La fotografia scattata da quest’ultima analisi dell’Università degli studi di Brescia ribadisce il valore delle Pmi bresciane. Aziende che si rivolgono direttamente a un mercato globale, ma che le costringe a crescere ulteriormente.
Presidente Roberto Saccone, qui entra in gioco anche la Camera di Commercio: in primis con un ruolo di supporto delle piccole e medie imprese. Come si traduce, in termini più concreti, la vostra politica a sostegno delle Pmi?
«Al fine di mantenere competitività sui mercati, le nostre imprese devono poter riprendere gli investimenti negli asset strategici e ormai imprescindibili dell’innovazione, della sostenibilità e dell’internazionalizzazione, con un occhio di particolare riguardo anche ai mercati fino ad ora meno “esplorati”, sia pur in quadro geopolitico oggi estremamente complesso. La Camera di Commercio di Brescia, nel 2024, intende perciò supportare le Pmi bresciane rendendo disponibili importanti risorse finanziarie, in gran parte da erogare, a titolo di contributo, tramite specifici bandi. Complessivamente, la Cdc per il corrente anno ha stanziato 11,5 milioni di euro per iniziative promozionali, tra le quali si evidenziano, in particolare, 1,5 milioni di euro per azioni e interventi per l’innovazione e la sostenibilità, 1,4 per l’internazionalizzazione, 1,8 per il sostegno al credito e 1 milione per la formazione professionale. Di rilievo lo stanziamento di 4,5 milioni di euro per la promozione del territorio, finalizzati a consolidare l’immagine culturale e turistica di Brescia, di cui beneficiano, non solo le imprese del settore ricettivo, ma un indotto estremamente variegato che va dal commercio ai servizi, dall’artigianato alle produzioni agroalimentari».
Sostenibilità e Intelligenza artificiale sono due grandi temi che chiamano in causa anche le Pmi: in questi ambiti non basta un supporto di natura economica per affrontare un cambiamento essenzialmente di natura culturale. La formazione, di conseguenza, diventa un supporto sempre più indispensabile.
«Un’indagine di Unioncamere evidenzia come meno del 10% delle Pmi italiane utilizza l’Ai»
«Una recente indagine condotta da Unioncamere evidenzia come meno del 10% delle Pmi italiane utilizza l’Intelligenza artificiale, mentre il 15% intende investire in questa tecnologia nei prossimi tre anni. In tema di sostenibilità, il rapporto Symbola 2023 ha invece evidenziato che solo il 35,1% delle imprese (36,2% in provincia di Brescia) ha effettuato eco-investimenti nel periodo 2018-2021 e/o ha investito nel 2022 in prodotti e tecnologie green. Da questo punto di vista, rimane pertanto molto da fare e, certamente, la promozione della cultura della sostenibilità e del digitale è fondamentale per stimolare la consapevolezza, dell’importanza decisiva di tali temi. Il progresso incessante delle innovazioni in ambito di digitalizzazione e di Ai, e l’esigenza delle Pmi di conseguire precisi obiettivi di sostenibilità, ambientale e sociale rendono prioritaria la necessità di una adeguata formazione continua delle maestranze. In questo contesto, diviene perciò anche di fondamentale importanza fornire al nostro tessuto economico il supporto di un soggetto altamente qualificato cui fare riferimento per affrontare adeguatamente le tematiche riguardanti l’innovazione e la sostenibilità. Sotto questo profilo, la Camera di Commercio sostiene il progetto della "Cittadella dell’innovazione sostenibile", intesa come infrastruttura in grado di aggregare, di fare ricerca, di attrarre e sviluppare le competenze necessarie a supportare le imprese nella transizione tecnologica in atto e nei propri processi di innovazione».
L’analisi economica delle prime mille imprese per fatturato e delle 1000 Pmi cresciute di più negli ultimi 5 anni
Realizzata dalla redazione Economia del Giornale di Brescia e dagli esperti dell’Università degli Studi di Brescia, la ricerca analizza i conti delle aziende del territorio.
Non solo numeri e fatturati, ma anche focus tematici, approfondimenti per settore, infografiche e mappe interattive. I dati delle prime 1000 aziende, disponibili in una piattaforma interattiva, sono interrogabili in pochi clic e consentono all’utente di fare confronti tra competitor, realizzare ricerche personalizzate e approfondire le performance in modo comodo e veloce. Gli abbonati al portale hanno accesso anche all’analisi delle 1000 Pmi che hanno registrato un tasso media di crescita negli ultimi cinque anni, oltre che all’archivio dei dati a partire dal 2016.