Flessibili, molto preparati, altamente produttivi e con imprese di medio/piccole dimensioni: gli artigiani si sono sempre saputi adattare (non senza difficoltà) a ogni condizione dettata dal mercato. In questo momento però molte pmi lamentano una nuova fase di incertezza, rimarcata anche da un rallentamento di tutto il nostro sistema produttivo: presidente Bortolo Agliardi, cos’è che sta frenando la nostra economia?
«Il freno maggiore è costituito, per l’appunto, dall’incertezza. Incertezza sui mercati mondiali e una serie di incertezze tutte nostre, italiane. È evidente che se grandi Paesi come Usa e Cina si fronteggiano in una sorta di guerra economica, minacciando (e applicando in qualche caso) una serie di dazi, questo danneggia le aziende, scoraggia gli investimenti e di conseguenza i meccanismi del commercio e dell’industria si bloccano o, perlomeno, frenano. Non è un discorso accademico: se gli Stati Uniti applicano dazi alle produzioni europee è evidente che tutta la filiera produttiva ne risente. E le ricadute in Italia (e a Brescia in particolare) sono gravi, soprattutto per il tessuto produttivo locale costituito da artigiani e piccole imprese di subfornitura. Se quindi tutto il sistema frena, le nostre pmi sono quelle che più drammaticamente si trovano a dover fronteggiare il rallentamento della produzione».
Lei però accennava anche ad incertezze e a problemi nazionali. Cosa sta pesando in questo momento?
«Noi siamo bravi - si fa per dire - ad aggiungere incertezze ad incertezze. Alle imprese si devono dare prospettive certe soprattutto in un contesto, come l’attuale, dove il quadro economico internazionale è complicato. Se a questa situazione aggiungiamo le incertezze che derivano dal susseguirsi di voci e indiscrezioni rispetto al livello di tassazione (e parlo dell’Italia, ovviamente), ecco che abbiamo un altro forte elemento di incertezza: come può l’imprenditore programmare un investimento quando chi governa non fa altro che fare annunci per smentirli?»
«Diamo anche sostegno morale agli associati, che significa occupare il vuoto lasciato dalle istituzioni»
In questa particolare fase congiunturale, il supporto di Associazione Artigiani alle «sue» imprese in cosa consiste? Quali strumenti mettete in campo?
«Facciamo informazione e formazione, consulenza costante per quanto riguarda gli aspetti finanziari, amministrativi, fiscali; teniamo collegamenti con l’Università per quanto riguarda i temi dell’innovazione e siamo soci di InnexHub con altre organizzazioni di categoria perché crediamo che gli aspetti relativi alla innovazione siano decisivi. E poi, in ultimo voglio precisare l’aspetto che ritengo il più importante: diamo sostegno morale, che per noi significa stare vicini alle aziende nel vuoto assoluto delle istituzioni, essere al loro fianco quando hanno problemi, assisterle nelle loro diverse necessità. Seguire la strada dell'individualismo vuol dire non credere nel futuro».
L’analisi economica delle prime mille imprese per fatturato e delle 1000 Pmi cresciute di più negli ultimi 5 anni
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