Collegio geometri

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Il presidente Platto: «Al di là del lavoro tradizionale, servono tecnici per le imprese e gli enti»

La crisi dell’edilizia non è superata e il mercato non brilla. La professione del geometra però con la sua polivalenza garantisce prospettive di lavoro in ambiti diversi, così, in controtendenza con il trend degli ultimi anni, nel 2019 gli iscritti al Collegio di Brescia sono in aumento. «Siamo oltre quota 100 e in crescita rispetto alle cancellazioni» rivelano il presidente Giovanni Platto e il direttore Stefano Benedini -. «Un risultato reso possibile dalla versatilità della nostra professione, ma anche dal lavoro fatto per la formazione e l’aggiornamento costante alle nuove tecnologie di lavoro (280 corsi l’anno), come per l’avviamento a Brescia - prima città in Italia - di un corso universitario costruito solo per i geometri battezzato Tecniche dell’edilizia. Al di là del lavoro tradizionale per costruire nuove case, nel Bresciano servono tecnici sia per le imprese che per gli enti, soprattutto i Comuni, che ogni settimana pubblicano concorsi».

Giovanni Platto, presidente del Collegio geometri di Brescia

Cosa rende il geometra una figura sempre ricercata?

«Le capacità d’azione – continua il presidente -. Possiamo fare rilevamenti topografici, lavori catastali, perizie per istituti di credito, occuparci di estimo, di successioni, di pratiche antincendio, di sicurezza in cantieri e aziende, di pratiche edilizie, come possiamo assolvere al compito di consulenti per i tribunali, di amministratori di condominio, o studiare soluzioni di efficienza energetica e acustica per gli edifici».

Oltre a preparare i geometri con sedute in cui si migliora la loro capacità d’azione, il Collegio di Brescia ha un progetto per facilitare l’inserimento dei ragazzi under 35 nel mondo del lavoro e non consentire che con la chiusura di studi con titolari vicini alla pensione si disperda parte del patrimonio di conoscenze cittadine.

«In collaborazione con il Consiglio nazionale vogliamo agevolare l’avviamento delle nuove leve»

«In collaborazione con il Consiglio nazionale stiamo anche operando per agevolare l’avviamento alla professione delle nuove leve – ricorda Platto-. Come? Proponendo il loro affiancamento agli esperti vicini alla pensione, che invece di chiudere lo studio potrebbero prima farsi affiancare e poi cedere l’attività ai ragazzi, avendone in cambio sgravi sui contributi da versare nell’ultimo periodo di lavoro».

Il Collegio bresciano è atteso a fine mese anche dal Congresso nazionale in programma a Bologna dal 27 al 29 novembre, un appuntamento fondamentale in cui a dodici tavoli di lavoro che raggrupperanno il ghot a dei geometri italiani si discuterà delle linee guida per la tutela del lavoro nei prossimi dieci anni.

A cura di Numerica

Editoriale Bresciana

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