Brescia è reduce da almeno un lustro di crescita. Al termine del 2019, tuttavia, anche il nostro sistema economico si è trovato di fronte a un orizzonte contrassegnato da maggiori incertezze rispetto agli ultimi anni, tipiche probabilmente di una fase congiunturale di transizione. Poi è scoppiata la pandemia da Covid-19 ed è come se qualcuno avesse sbaragliato tutte le carte in tavola e Brescia sta provando a intraprendere una via d’uscita da questa situazione di impasse. Presidente Roberto Saccone, quali sono i punti cardinali imprescindibili per un piano di rilancio del Paese e quindi di una provincia manifatturiera come la nostra?
«Fondamentale, nella prospettiva di una pronta ripresa della nostra economia, sono il rilancio dei consumi, fortemente penalizzati nel periodo di crisi determinato dalla pandemia, e il sostegno agli investimenti. In particolare, è di assoluta importanza formulare un programma che preveda la realizzazione e il completamento, in tempi quanto più rapidi possibile, di infrastrutture di cui il nostro Paese ha ormai un’assoluta urgenza. Bisogna inoltre puntare fortemente sull’internazionalizzazione, uscendo dai circuiti tradizionali e allargando la platea dei Paesi di riferimento delle nostre imprese, nonché sull’innovazione e sulla sostenibilità, temi sui quali si giocherà la competitività delle nostre imprese nel prossimo futuro».
La Camera di Commercio gode di un osservatorio privilegiato, quali sono le necessità maggiormente palesate dalle imprese in un momento particolare come quello che stiamo vivendo? Vi chiedono esclusivamente un supporto di natura economica o di altro tipo?
«Lo strumento cardine della promozione economica saranno i bandi erogazione di contributi»
«La Camera di Commercio di Brescia, d’intesa e sulla scorta delle istanze pervenute anche dalle Associazioni di categoria, sta approntando un vasto e consistente programma promozionale incentrato sugli aspetti che le imprese ravvisano come i più determinanti per il loro sviluppo, quali il sostegno finanziario al credito, alla digitalizzazione - con particolare riferimento allo sviluppo del programma "Impresa 4.0" - e all’incentivo ad una proficua e ormai indifferibile modalità di utilizzo dello "smart working".
In tema di digitalizzazione, una particolare attenzione verrà prestata alla possibilità di attivazione di forme di internazionalizzazione da attuarsi anche da remoto (fiere digitali, meeting e incontri d’affari via web ecc..)».
E alla luce di queste richieste del mondo produttivo bresciano, quali sono gli strumenti che l’ente Camerale mette in campo per aiutare le imprese, soprattutto quelle di piccola-media dimensione, a superare una stagione così burrascosa?
«Lo strumento cardine della promozione economica, nel 2021, saranno i bandi di erogazione di contributi alle imprese al fine di sostenerne la crescita e lo sviluppo nei diversi ambiti della loro attività. Di grande rilievo, vi sarà poi il sostegno al Centro sviluppo sostenibilità (Css) dove, in una logica di sistema, verranno delineate le strategie per la valorizzazione dei migliori progetti ed iniziative sul tema della sostenibilità ambientale, con l’ambizione di far diventare Brescia la capitale dell’economia "green". Notevole attenzione verrà posta anche ad iniziative di valorizzazione e promozione turistica del territorio bresciano, soprattutto tramite l’attività della partecipata Bresciatourism, anche in vista di appuntamenti fondamentali quali la designazione di Brescia/Bergamo a capitali della cultura per il 2023 e le Olimpiadi invernali di Milano/Cortina del 2026».
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