Future Age, che dal 2016 sostiene le aziende attraverso uno sviluppo manageriale efficace e sostenibile, è un «Campione della crescita», una tra le 400 aziende con più espansione economica in Italia nell’ultimo triennio.
Il prestigioso riconoscimento è arrivato a fine 2020 dall’Istituto tedesco qualità e finanza (Itqf) leader europeo nelle ricerche di mercato finalizzate ad analizzare l’aspetto economico e qualitativo delle aziende attive in diversi settori.
Le indagini, che non sono sponsorizzate dalle aziende coinvolte, si basano su metodi scientifici, testati con successo in altri paesi in Europa.
L’azienda punta a diventare entro il 2025 una realtà dedicata allo sviluppo digitale
La terza edizione dell’indagine «I Campioni della crescita» ha premiato le 400 aziende, su una lista iniziale di 12.000 imprese, che hanno visto crescere maggiormente il proprio giro d’affari nel triennio 2016/2019. Future Age si è posizionata nella top 100, in 80esima posizione, prima fra le realtà bresciane nel settore consulenza e servizi alle imprese.
Il premio è la conferma della dinamicità di Future Age, capace di crescere con costante visione e innovazione.
La nuova sfida è tutta sull’IT: Future Age punta a diventare entro il 2025 una realtà interamente dedicata allo sviluppo digitale e prevede di focalizzare il 70% degli investimenti del prossimo quinquennio sulla Business Unit Information Technology.
Il primo passo è stato il lancio della figura del broker IT.
Per le aziende la digital transformation è un percorso obbligato; tuttavia meno del 20% delle aziende italiane possiedono la figura dell’IT manager interno e dove questa figura non è presente i processi decisionali sono demandati al fornitore in outsourcing, solitamente le software house.
Il rischio è che si generi una forte asimmetria informativa tra l’imprenditore, che raramente possiede skill in ambito IT e il fornitore.
Il Broker IT di Future Age nasce proprio come «facilitatore-traduttore» per l’imprenditore del linguaggio informatico con l’obiettivo di accompagnarlo in una trasformazione digitale sostenibile.
È una figura indipendente Con elevatissime competenze sia in ambito IT che nei processi industriali, capace di adattare il singolo strumento tecnologico ai processi e alle risorse umane dell’azienda. Molte imprese credono infatti che lo strumento tecnologico (il software) possa drasticamente migliorare le performance aziendali, dimenticandosi che le tecnologie devono supportare i processi, non guidarli, e devono essere a servizio delle persone in modo da massimizzarne il valore e il talento.
L’analisi economica delle prime mille imprese per fatturato e delle 1000 Pmi cresciute di più negli ultimi 5 anni
Realizzata dalla redazione Economia del Giornale di Brescia e dagli esperti dell’Università degli Studi di Brescia, la ricerca analizza i conti delle aziende del territorio.
Non solo numeri e fatturati, ma anche focus tematici, approfondimenti per settore, infografiche e mappe interattive. I dati delle prime 1000 aziende, disponibili in una piattaforma interattiva, sono interrogabili in pochi clic e consentono all’utente di fare confronti tra competitor, realizzare ricerche personalizzate e approfondire le performance in modo comodo e veloce. Gli abbonati al portale hanno accesso anche all’analisi delle 1000 Pmi che hanno registrato un tasso media di crescita negli ultimi cinque anni, oltre che all’archivio dei dati a partire dal 2016.