Brescia ha subito il colpo, ma ha dimostrato tutta la sua resilienza. In Italia, la nostra provincia è stata tra quelle più colpite dall’emergenza sanitaria. Oggi, però, il nostro sistema produttivo sta vivendo una fase di crescita significativa, anche se all’orizzonte avanzano alcune «nubi» pericolose. Presidente Bortolo Agliardi sono degli spauracchi destinati a dissolversi nel breve periodo oppure delle «ombre nere» che preannunciano tempesta?
«Il periodo post Covid ha visto un rimbalzo in positivo della nostra economia. L’immagine che ora abbiamo è quindi quello di un aumento della produttività del sistema bresciano. I problemi strutturali che condizionano pesantemente la crescita costante del nostro Paese sono il debito pubblico, la competitività con il sistema europeo, le differenze organizzative e prestazionali delle regiona, la tassazione sul lavoro, la burocrazia asfissiante, una formazione inadeguata ai nuovi processi produttivi e un’incentivo all’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro inadeguato».
Il Pnrr è un’opportunità per Brescia?
«In piena pandemia questa provincia ha reagito nel migliore dei modi proprio perché ha tirato fuori il meglio di sé, dove ognuno ha messo in campo quanto poteva fare e si è messo al servizio della sua comunità. Se il sistema Brescia non agirà in sinergia, se i progetti di investimento verranno calati dall’alto ma non vi sarà una piena condivisione e partecipazione di tutti gli attori protagonisti, il rischio sarà che gli investimenti non genereranno le risorse necessarie per la restituzione dovuta dei fondi, ma solo azioni spot adatte solo a spendere le risorse disponibili. Così facendo alimenteremo solo nuovo debito pubblico e non coglieremo questa enorme opportunità».
Quali sono le principali richieste avanzate dai vostri associati?
«I nostri associati chiedono tra gli altri anche interventi strutturali mirati all’abbattimento della burocrazia»
«I nostri soci richiedono, da sempre, interventi strutturali mirati all’abbattimento della burocrazia; efficienza e qualità dei servizi offerti dallo Stato, tutela a livello internazionale della nostra produzione e marchi; riduzione della tassazione sul costo del lavoro e riduzione del cuneo fiscale per aumentare sensibilmente il reddito dei nostri collaboratori affinché abbiano un maggior potere di spesa, incentivi a riportare in Italia gran parte delle lavorazioni delocalizzate, fondi per innovazione e ricerca e formazione continua sia degli imprenditori che della forza lavoro».
Quali sono le azioni messe in campo dall’Associazione Artigiani in quest'ottica?
«L’associazione mette al servizio delle imprese professionalità, affiancamento nella gestione delle procedure, ricerca e formazione del personale, coordinamento con i centri di ricerca ed innovazione, assistenza finanziaria al fine di garantire una consulenza alle imprese associate. Questa politica premia sempre. A questa affiancheremo tutte quelle iniziative che possano creare nuove opportunità agli associati».
L’analisi economica delle prime mille imprese per fatturato e delle 1000 Pmi cresciute di più negli ultimi 5 anni
Realizzata dalla redazione Economia del Giornale di Brescia e dagli esperti dell’Università degli Studi di Brescia, la ricerca analizza i conti delle aziende del territorio.
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