Era un freddo giorno di inizio novembre del 1961, quando Bruno Bontempi forgiò a caldo il suo primo bullone marchiato VIBO. Da allora sono trascorsi sessant’anni ricchi di successi e di crescita, attraverso passaggi strategici quali il polo produttivo di Calabritto (Avellino) creato sul finire degli anni ’80 del secolo scorso e la nuova realtà della sede logistico-produttiva di Rodengo Saiano, nata nei primi anni Duemila, dove spiccano un reparto produttivo all’avanguardia per innovazione e automatizzazione e un magazzino completamente automatizzato attraverso il quale servire con costanza e puntualità gli oltre 500 clienti attivi in tutta Europa.
Più recenti sono le acquisizioni strategiche di Fram, azienda specializzata nella produzione di bulloneria a caldo, acquisita e incorporata nel corso del 2019 e prossima al trasferimento nella sede di Rodengo Saiano e di Mi.Me.Af, storica realtà lecchese, il cui pacchetto azionario è stato acquisito al 100% nel corso del 2021, specializzata nella produzione di bulloneria speciale a disegno. L’impresa, con un fatturato di circa 6 milioni di euro l’anno, è riconosciuta per l’alta qualità e la grande capacità di personalizzazione dei prodotti nei più svariati settori, dall’automotive all’elettrodomestico, dall’arredamento al settore delle serrature e dei compressori.
La fase di crescita del gruppo non si è esaurita. Anticipando il momento di stasi causato dalla crisi pandemica, Bontempi VIBO ha infatti confermato tutti i progetti di crescita in fase di studio, aggiungendone di nuovi, per raggiungere l’obiettivo dichiarato dal piano strategico 2020-2025: 80 milioni di ricavi entro il 2025.
Raoul Bontempi: «Dobbiamo uscire dal nanismo industriale che ha caratterizzato le Pmi italiane»
La strategia dichiarata da Raoul Bontempi, amministratore delegato di Bontempi VIBO, è: «Uscire dal nanismo industriale che ha caratterizzato le Pmi italiane, per preparare l’azienda ad essere sempre più protagonista nelle sfide che si presenteranno nel settore di riferimento».
Il progetto, che riguarda non solo il mercato italiano ma anche quello europeo, si svilupperà tramite acquisizioni mirate di aziende solide e innovative, grazie alle quali il gruppo amplierà la gamma produttiva raggiungendo nuovi settori strategici.
Ad affiancare la crescita per linee esterne, ci saranno importanti progetti interni con l’acquisizione di nuovi macchinari in tutto il ciclo produttivo che permetteranno all’azienda di accrescere la propria gamma di articoli standard, che già oggi è una delle più ampie e complete a livello europeo.
Il tutto per rispondere alla mission aziendale dichiarata e cioè: «Fornire alla clientela europea la disponibilità immediata del prodotto al miglior rapporto qualità/prezzo, garantendo un livello di profitto etico».
L’analisi economica delle prime mille imprese per fatturato e delle 1000 Pmi cresciute di più negli ultimi 5 anni
Realizzata dalla redazione Economia del Giornale di Brescia e dagli esperti dell’Università degli Studi di Brescia, la ricerca analizza i conti delle aziende del territorio.
Non solo numeri e fatturati, ma anche focus tematici, approfondimenti per settore, infografiche e mappe interattive. I dati delle prime 1000 aziende, disponibili in una piattaforma interattiva, sono interrogabili in pochi clic e consentono all’utente di fare confronti tra competitor, realizzare ricerche personalizzate e approfondire le performance in modo comodo e veloce. Gli abbonati al portale hanno accesso anche all’analisi delle 1000 Pmi che hanno registrato un tasso media di crescita negli ultimi cinque anni, oltre che all’archivio dei dati a partire dal 2016.