Dopo quasi due anni di crisi economica per l’emergenza sanitaria, ora che si punta alla ripresa a spaventare i mercati è l’aumento dell’inflazione: che effetto avrà nel mercato immobiliare? Analizziamo il tema con gli esperti Antonio e Andrea Checcucci, co-titolari dello Studio Colombo & Checcucci - sede a Brescia Due, Palazzo Symbol - da oltre 40 anni leader nell’intermediazione immobiliare per l’impresa, settore nel quale fornisce consulenza nelle compravendite e locazioni di stabilimenti industriali, capannoni artigianali, magazzini per logistica, terreni, uffici, negozi e immobili per investimento.
«Nel 2021 due fattori hanno scatenato l’aumento dei prezzi e dell’inflazione: il primo, iniziato nel 2020, è stato l’aumento dei prezzi delle principali materie prime, in molti casi cresciuti del 30-50%; il secondo, specialmente nel settore edile, la poca disponibilità di beni durevoli - afferma Andrea Checcucci -. La forte ascesa dei prezzi delle materie prime e il costo dei trasporti hanno innescato una corsa all’accaparramento delle forniture, in alcuni casi raddoppiate o triplicate di costo».
«Questi elementi - prosegue Antonio Checcucci - mixati tra loro nello stesso periodo hanno fatto ripartire i tassi di inflazione in tutto il mondo occidentale, Italia compresa. È chiaro che nei prossimi anni persisteranno tutti i fattori ideali per mantenere tassi di inflazione elevati».
Andrea Checcucci: «L’acquisto di fabbricati e terreni è storicamente la prima risposta contro l’inflazione»
Quali sono i rimedi per proteggere i risparmi? «L’acquisto di immobili è storicamente la prima risposta, per due motivi - spiega Andrea Checcucci -: comprando un immobile per utilizzarlo in questo momento si può approfittare di prezzi ancora bassi, ma che sul lungo periodo, proprio per l'effetto dell’inflazione, si alzeranno (così come il valore dell’immobile che si avrà); comprando oggi un immobile per affittarlo si usufruisce del rialzo dei canoni di locazione per avere una rendita che aumenta nel tempo. Quest’ultima situazione si combina con una forte ripresa delle richieste di locazione da parte di aziende in crescita. Da inizio anno infatti assistiamo a un netto miglioramento nel settore della vendita di immobili industriali/artigianali a reddito, che garantiscono all’acquirente rendite tra il 7% e 8% lordi del capitale investito. Questo perché gli affitti stanno iniziando ad aumentare. Il tutto mentre i mercati finanziari sono ai massimi, e i valori degli immobili ancora vicini ai minimi».
Lo Studio Colombo si avvia a chiudere il 2021 con un bilancio record: punta a superare gli 85mila mq di immobili d’impresa e i 60mila mq di lotti di terreni edificabili industriali/commerciali, collocati.
L’analisi economica delle prime mille imprese per fatturato e delle 1000 Pmi cresciute di più negli ultimi 5 anni
Realizzata dalla redazione Economia del Giornale di Brescia e dagli esperti dell’Università degli Studi di Brescia, la ricerca analizza i conti delle aziende del territorio.
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